Immigrazione clandestina, terrorismo e campi profughi 2.0.
2027. Le strade di Londra, infestate dal degrado, sono teatro di atti vandalici e movimenti di ribellione che scandiscono il countdown per la fine della vita sulla Terra: da 18 anni la specie umana è diventata infertile e non nascono più bambini. Il futuro dell’umanità è reso ancor più cupo dall’assassinio di "Baby Diego", l'ultimo essere umano nato sulla Terra. L'ex attivista politico, Theo (Clive Owen), vive nella rassegnazione di un destino già scritto, godendosi i pochi attimi di spensieratezza con l'amico Jasper (Micheal Caine), un ex vignettista politico ritirato in una baita in mezzo al bosco. Julian (Julianne Moore), l’ex moglie di Theo a capo di un cellula terroristica, si batte per i diritti degli immigrati espulsi o rinchiusi in campi profughi. La donna è portatrice di un segreto, la cui custodia verrà affidata a Theo.
Nonostante l'aspetto fantascientifico, la pellicola di Alfonso Cuarón colpisce per il suo tratto fortemente realista. L’apocalisse quando arriva deve pur esser raccontata e il regista messicano si assume l’onore di narrarla come un abile giornalista d'inchiesta dotato di grande senso estetico.
Nessuna introduzione ai fatti: l’immersione nel mondo del 2027 è immediata, totale e traumatica. Il film non ebbe molto successo al botteghino. Qualcuno tentò di spiegarne i motivi attraverso una presunta e improbabile somiglianza con cult-movie come “Blade Runner” e “Brazil”. Molto più banalmente le motivazioni sono da ricondurre agli scottanti temi sociali (razzismo, immigrazione, terrorismo, integrazione) che, affrontati apertamente e senza il filtro del “politically correct”, spesso, allontanano il grande pubblico.
Benché il film sia del 2006 e il romanzo da cui è tratto del 1992, durante la visione sarà difficile non pensare alla stringete attualità dei CARA Italiani e dei campi per migranti libici.
Il trailer: https://www.youtube.com/watch?v=WaK-GGUb6gQ
Great share, thanks for posting